Con il Decreto Rilancio, il Governo ha varato un Superbonus del 110% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica a costo zero per i cittadini, con lo scopo di rilanciare l’attività edilizia a seguito del periodo di “lockdown” causato dalla pandemia del CoVid-19, cosiddetto Coronavirus.
La norma del decreto emanato il 16 maggio 2020 prevede, infatti, la detrazione nella misura del 110% delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per:
- interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus);
- lavori aventi come scopo la riduzione del rischio sismico (sismabonus);
- interventi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
La detrazione riguarderà anche le opere minori, purché abbinate agli interventi sopraelencati, e potrà essere recuperata in cinque quote annuali di pari importo.
Una delle condizioni per poter usufruire dell’ecobonus è quella di ottenere un miglioramento complessivo di due classi energetiche, o il passaggio da classe B a classe A.
Queste agevolazioni, si applicano agli interventi effettuati dai condomini e sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale, dalle persone fisiche che non esercitino attività professionale o d’impresa.
Tali bonus possono essere ceduti ad altri soggetti o trasformati in sconto in fattura.
Lo sconto in fattura sarà pari alla detrazione e anticipato dal fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito d’imposta con facoltà di successiva cessione; la cessione del credito d’imposta potrà avvenire anche con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.